Mentiras eleitorais "al pesto"

Artigo original, traduzido abaixo, que fala sobre as promessas da candidata Dilma Rousseff no conhecido afã para angariar votos.  Depois de eleita, como de hábito, virou as costas e mandou os eleitores se danarem.

 

Il Brasile dei non allineati, come lo vede il ...  Mosta
Nessun Asilo costruito in un anno -  29 Jan 2012
 

Nei discorsi elettorali per la disputa delle presidenziali del 2010, la Dilma Vana Rousseff promise di costruire 6.427 asili infantili entro la dine del suo mandato. Ma la promessa, come tutte le altre, è volatizzata come nebbia al sole.

Il Fondo Nazionale di Sviluppo per l'Educazione (Fundo Nacional de Desenvolvimento da Educação - FNDE), responsabile per la pre-infanzia, che cura la costruzione di questi asili, ha pagato finora R$ 383 milioni dei 2,3 miliardi di reais impegnati. Nel primo anno del governo Dilma l'esecuzione dei lavori non è andata oltre alla progettazione o alla posa della prima pietra, con squilli di trombe e rullare di tamburi. Nessun asilo è stato concluso.

Nella sua campagna Dilma la bugiarda Vana Rousseff giunse a fissare la meta di costruire almeno 1.500 asili per anno. Ma già il primo anno la costruzione di nuovi asili ha raggiunto il numero zero (0), mentre il deficit di asili in Brasile è di 19.700 asili, deficit che aumenta mese per mese, con il costante aumento della popolazione.

Oggi solo il 16,6% di bambini hanno la possibilità di accedere ad un'asilo infantile, con variazioni anche sensibili tra i vari stati, come nell'Amapá, dove solo il 4% dei bambini riescono ad accedere, contro lo stato di São Paulo, dove la tassa delle matricole raggiunge il 26,7%.

Anche nella piccola cittadina dove abito la situazione non è delle migliori. L'unico asilo infantile funzionante è stato costruito con i soldi di una Ong italiana. È in costruzione un'altro asilo, questa volta con il contributo del governo. I lavori sono iniziati nei primi mesi del 2009, da concludersi in 271 giorni.

 

Di fatto l'asilo è ancora incompleto e quindi non utilizzabile, ma in previsione della prossima tornata elettorale la prefeitura (municipio) ha già iniziato ad assegnare i posti di lavoro al personale che lavorerà nell'asilo, che ovviamente verrà inaugurato in piena campagna elettorale.

Brasile, è sesta potenza economica del mondo, ma lascia per strada oltre l'80% dei bambini che dovrebbero trovarsi all'asilo ad apprendere i rudimenti della lettura e della scrittura.

   

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  Tradução

Nenhuma creche construída em um ano

Nos discursos da eleição presidencial para a disputa de 2010, Dilma Vana Rousseff prometeu construir 6.427 creches.  Promessa que, como todas as outras, se volatilizou como névoa diante do sol.

O Fundo Nacional de Desenvolvimento da Educação (FNDE), que cuidaria da construção desses centros, até agora pagou apenas R$ 383 milhões dos  2,3 bilhões de reais comprometidos. No primeiro ano do governo Dilma,  a obra não passou do planejamento ou da colocação da pedra angular, com som de trombetas e rufar de tambores. Nenhuma creche está concluída.

Em sua campanha Dilma, a mentirosa  Van Rousseff, surgiria para definir a meta de construir ao menos  1.500 creches por ano. Mas no primeiro ano a construção ficou no zero (0), enquanto  faltam 19.700 de creches no Brasil, déficit que aumenta mes a mes, com o aumento da população.

Hoje, apenas 16,6% das crianças têm  oportunidade de ir para uma creche, com grande variação de um Estado ou Região para outro. Seriam 4% no Acre, e  26,7% em São Paulo.  

Mesmo na pequena cidade onde eu moro, a situação não é melhor. O jardim de infância que lá funciona só foi construído com o dinheiro de uma ONG italiana.  Está sendo construída uma creche com a ajuda do governo, mas o trabalho, que deveria ser concluído em  271 dias,  começou no início de 2009.


A creche ainda incompleta e, portanto, não utilizável, se encontra na expectativa da próxima eleição à Prefeitura.  A Câmara Municipal já iniciou o trabalho,  mas a creche,  naturalmente, será aberta no meio da campanha eleitoral .

O Brasil é a sexta maior economia do mundo, mas deixa pelas ruas mais de 80% das crianças que deveriam ir para uma escola aprender os rudimentos da leitura e da escrita.